lunedì 22 novembre 2010

Il principio di Archimede

Il principio di Archimede afferma che ogni corpo immerso in un fluido riceve una spinta verticale dal basso verso l'alto, uguale per intensità al peso del volume del fluido spostato. In poche parole se  un corpo non rispetta questo concetto affonda. Adesso facciamo una forzatura. Estrapoliamo il teorema di Archimede dal suo contesto naturale e applichiamolo alla scena politica italiana. 

Immaginiamo, in questo caso, che a galleggiare non sia un corpo ma un governo, il governo Berlusconi e che invece di galleggiare in un fluido, galleggi su i numeri di Camera e Senato. Infatti se fino a poco tempo fa il carrozzone di centrodestra riusciva a galleggiare, oggi, con l'uscita dei finiani, il governo è leggermente in difficoltà soprattutto alla Camera, dove rischia letteralmente di affondare. Senza Fini e i suoi, questo governo, come il corpo del teorema,  vede ridursi drasticamente la spinta dal basso verso l'alto, facendo pericolosamente aumentare il rischio di affondamento. Silvio però, da buon conoscitore delle "leggi" della fisica, conosce benissimo il principio di Archimede e sa che per fa rimanere il suo governo ancora a galla ha bisogno di una maggior spinta dal basso. Spinta che potrebbe arrivare da Casini e dal UDC apparentemente deciso ad aprire ad un governo di armistizio. 


Casini però è stato chiaro. Salverà la barca che affonda se e solo se le cose cambieranno davvero, se cesserà l'egemonia della Lega in questo governo e se Berlusconi la smetterà di lanciare false promesse. Vorrei ricordare a Casini che per attuare i suoi "se", basta andare al voto e dare la possibilità agli italiani di cambiare. Salire su una nave che a malapena galleggia è decisamente pericoloso. Archimede insegna.

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