venerdì 28 gennaio 2011

Operazione Verità

Parte sabato 30 gennaio la mobilitazione del PD Pescia per fare chiarezza, una volta per tutte, sui tagli messi in atto dalla finanziaria Tremonti che si ripercuoteranno pesantemente sul nostro comune e in particolare sui servizi al cittadino: meno assistenza agli anziani e alle fasce deboli, meno fondi per le mense e il trasporto scolastico, meno sostegno agli affitti per i redditi più bassi e anche meno cultura e svago. L’iniziativa dal titolo “Operazione Verità”, promossa dal PD Pistoia, mette in risalto gli oltre 500.000.00 Euro di cui il comune di Pescia sarà privato nel corso del 2011; il che si tradurrà con una forte riduzione degli investimenti sulla città e in un nuovo giro di vite sulle tasse locali. Come Partito Democratico intendiamo far presente ai cittadini quanto questa manovra sia sbilanciata, visto che andrà a gravare su regioni, province e comuni lasciando praticamente intatti tutti gli altri livelli istituzionali primi fra tutti i ministeri. Oltre ai banchini, che si protrarranno fino a sabato 12 febbraio nei giorni di mercato, abbiamo in programma per giovedì 10 febbraio una serata di approfondimento con il Consigliere Regionale Gianfranco Venturi e il Segretario Provinciale PD Marco Niccolai per affrontare con un linguaggio semplice, dalla parte dei cittadini, la questione dei tagli e le ricadute concrete sul livello dei servizi.

martedì 25 gennaio 2011

Ondata di furti in città

Cresce il disagio di molte famiglie colpite in queste notti da una nuova ondata di furti scatenatasi in particolare nelle zone di Ricciano e San Francesco. Si registrano infatti, in queste aree del nostro comune, continue segnalazioni alle forze dell’ordine in seguito al ripetersi di numerose effrazioni in abitazioni, colpite anche più volte nei giorni scorsi, durante le ore notturne. I furti non si fermano ai soli appartamenti ma vanno a colpire anche le vetture dei residenti e gli scooter di molti giovani che al mattino si ritrovano privi, quando va bene del solo autoradio o di pezzi meccanici per quanto riguarda i motorini. Altro episodio spiacevole è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, ai danni del bar Il Chiosco in piazza San Francesco, dove alcuni malviventi hanno sottratto, approfittando della quiete notturna, la rimanenza di cassa e la l’incasso di un videogioco. Va alle forze dell'ordine il nostro grazie per l'impegno che ogni giorno mettono nell'attività di prevenzione e di repressione dei reati, a maggior ragione quando vediamo i pesanti tagli operati al comparto sicurezza da questo Governo di centro destra che stanno colpendo anche i comandi del nostro territorio. Alla luce delle limitate risorse destinate alla questione sicurezza, siamo convinti che i nostri amministratori locali debbano compensare questa mancanza con i propri fondi, sforzandosi di reperire nuove disponibilità economiche con una vera e propria voce in bilancio. Voglio ricordare ai cittadini del comune di Pescia che uno dei punti della campagna elettorale dell’attuale Sindaco Marchi, è stato proprio il tema della sicurezza, considerata, cito testualmente dal programma della Marchi,”[…] un patrimonio della comunità […] ritenuto invece un bene collettivo, al pari della salute e dell’educazione. Garantire la sicurezza è un dovere di qualsiasi amministrazione […]”.Termine, quello della sicurezza, che non deve essere immaginato e percepito come il solo mantenimento dell’ordine pubblico, visto che la sicurezza è rappresentata da un sistema di strumenti e Istituzioni che ricomprendono per esempio, anche la sicurezza tecnica, il soccorso sanitario, la tutela ambientale, l'attività di prevenzione. Le campagne e gli slogan, soprattutto quando siamo sotto elezioni, non servono a far cessare fenomeni che certo non aumentano la sicurezza dei pesciatini che, dalle parole e dalle promesse, si attendono dei fatti concreti da questa Amministrazione.


lunedì 24 gennaio 2011

Preoccupazione sulle proposte di tagli all'ospedale, ma si evitino allarmismi.

A seguito della proposta di riorganizzazione dei servizi ospedalieri, presentata lo scorso lunedì dal direttore generale dell’Asl 3 Scarafuggi, per il contenimento della spesa per circa 10 milioni di euro, diventano più che condivisibili, anche da parte del Partito Democratico di Pescia, le preoccupazioni della giunta esecutiva della Società della Salute, in merito ad alcune proposte di tagli che potrebbero colpire importanti reparti dell’Ospedale della Valdinievole, uno su tutti il reparto pediatrico. Detto questo, pur capendo la necessità di contenere la spesa, soprattutto in questa particolare e delicata congiuntura sfavorevole, accogliamo con forte apprensione le ipotesi su eventuali riorganizzazioni dei servizi ospedalieri forniti dall’Ospedale della Valdinievole. Invitiamo, il direttore dell’Asl 3 a proseguire un’attenta analisi, sulla situazione dei programmi ospedalieri inseriti nel contesto provinciale, al fine di concertare con le amministrazioni, l’assessore regionale Daniela Scaramuccia e con la Società della Salute, qualsiasi tipo di decisione definitiva a riguardo evitando imposizioni dall’alto e senza tralasciare la vocazione o le attese dei territori. Inoltre teniamo a sottolineare, la nostra intenzione di voler verificare, oltre l'oculata razionalizzazione delle risorse e degli strumenti attraverso i quali operano i vari settori ospedalieri, anche quanto si riesce a riordinare attraverso il contenimento delle spese di altro tipo che sono destinate ad altri capitoli di spesa nella disponibilità dell'Ente. Evitando di usare toni allarmistici (puntualmente utilizzati dai nostri amministratori locali), visto che per il momento si tratta solo di proposte, auspichiamo che qualsiasi scelta, volta ad ottimizzare i servizi garantiti ai pazienti in rapporto ad una razionalizzazione delle risorse, venga accuratamente valutata di concerto con la Società della Salute della Valdinievole e senza comportare un depauperamento nella qualità dei servizi ospedalieri in Valdinievole.

mercoledì 5 gennaio 2011

Referendum Fiat

Indire un referendum al grido lanciato da Marchionne «Se al referendum vince il no con il 51%, la Fiat non fa l'investimento a Mirafiori» non è certo un buon inizio. Così come non sono state utili le precedenti dichiarazioni, dello stesso Marchionne, secondo cui «Senza l’Italia, la Fiat volerebbe». Anche se Marchionne non è stato tra i responsabili dei decenni neri della FIAT e anche se la risalita dell’auto italiana la si deve in buona parte a lui, credo che le sue affermazioni siano un pochettino prive di buon senso. Senza i contributi statali, le casse integrazioni, senza lo Stato insomma e senza il lavoro degli italiani, la Fiat oggi non sarebbe quella che è.

Le parole di Marchionne e dei vertici Fiat suonano di una intollerabile prepotenza, ponendo i lavoratori già duramente colpiti dalla crisi e dalla cassa integrazione, con salari tra i più bassi d’Europa, nella condizione di dover scegliere tra la messa a rischio del proprio posto e la rinuncia a una parte significativa dei propri diritti. Mi domando se questo sia ancora un paese civile e democratico…

Infine, occorre sottolineare un altro passo indietro che rischia di gettare nel dimenticatoio l'accordo del 1993, andando a sostituire le Rsu con le Rs (che coinvolgono solo i firmatari di un contratto) e cancellando in questo modo 20 anni di relazioni tra imprenditori e sindacati. Un modello contrattuale che mi auguro non faccia prese nelle numerosissime piccole e medie imprese italiane.