martedì 21 dicembre 2010

Calma e sangue freddo

Dopo il 14 dicembre occorre riflettere. Riflettere con calma. Magari aspettare qualche minuto prima di rilasciare delle dichiarazioni, contare fino a cento prima di proporre nuove alleanze e magari far sbollire la rabbia, maturata nel constatare che, nonostante tutto, il governo di centrodestra è ancora in piedi.

Non possiamo perdere la bussola ogni volta che il nostro progetto rallenta o subisce una battuta d’arresto. Non possiamo, nell’immediatezza di una sconfitta, rincorrere vecchi e nuovi alleati. Non possiamo accollare alle primarie, tratto distintivo del nostro partito, la responsabilità dei fallimenti. A questo PD occorre uno scatto di orgoglio. Quell’orgoglio visto e percepito a Piazzale San Giovanni lo scorso 11 dicembre.

Comportiamoci da partito maggioritario. Proponiamo una solida piattaforma politica riformista a tutte le forze di opposizione per andare oltre 1l berlusconismo e sulla base di questa costruiamo le nostre alleanze, non il contrario. Utilizziamo le primarie per rafforzarci e non per indebolirci. Se occorre correggerle, facciamolo ma non aboliamole, perché sono una parte integrante del nostro partito.

Detto questo non ci resta che attendere domani, quando  nel corso della Direzione Nazionale del PD, verranno affrontati questi argomenti.

Nessun commento:

Posta un commento